“Porre fine alla fame, raggiungere la sicurezza alimentare, migliorare l’alimentazione e promuovere l’agricoltura sostenibile. È il secondo dei 17 grandi obiettivi dell’agenda 2030, che ha lo scopo di arrivare a un pieno sviluppo sostenibile entro la fine di questo decennio. La strada, purtroppo, è ancora lunga: sono 828 milioni di persone che hanno sofferto la mancanza di cibo nel 2021, in un pianeta popolato ormai da più di 8 miliardi di persone (scopri quali sono le tre sfide che ci aspettano qui). Il dato sconvolgente si legge nell’ultimo Report delle Nazioni Unite sullo Stato di sicurezza alimentare e della nutrizione del mondo. Nonostante gli sforzi, un modello vincente sembra ancora lontano. In questo articolo proviamo insieme a osservare la situazione attuale e quali i target da raggiungere.
I numeri spaventosi sulla fame nel mondo
Partiamo da quello che sta accadendo nel presente. Mentre in alcune parti del mondo ci si può permettere di sprecare cibo – come abbiamo visto in questo articolo – da altre il rischio di finire la giornata con il piatto vuoto.
I dati sono sconfortanti. La regione più colpita è l’Asia, con 425 milioni di persone coinvolte, mentre sono 278 in Africa e 56,5 in America Latina e Caraibi. Purtroppo la pandemia Covid-19 ha peggiorato la situazione, con un aumento di 103 milioni di persone in questa condizione tra il 2019 e il 2020.
C’è poi un altro versante che riguarda la sicurezza alimentare, ossia la possibilità di assumere una quantità di acqua e cibo sufficiente a soddisfare il fabbisogno energetico. Anche su questo punto, siamo lontani dalla meta. Secondo i dati del report, 2,3 miliardi di persone hanno sofferto di insicurezza alimentare moderata o grave nel 2021.
Allo stato attuale, è difficile immaginare un 2030 senza fame. Ne è consapevole Antonio Guterres, Segretario generale delle Nazioni Unite che ha commentato così il fenomeno: “ La crisi alimentare non ha rispetto per i confini e nessun Paese può superarla da solo. La nostra unica possibilità di far uscire dalla fame milioni di persone è agire insieme, con urgenza e solidarietà”.
Come sconfiggere la fame nel mondo
Anche se ciò che abbiamo letto può risultare sconsolante, non ci dobbiamo scoraggiare. Gli obiettivi da raggiungere sono diversi e riguardano tutta la filiera di produzione di ciò che troviamo sulle nostre tavole.
Per riuscire a identificarli meglio, ve li proponiamo in sintesi rispetto al documento delle Nazioni unite qui. Entro il 2030 si dovrà riuscire a:
- porre fine alla fame e garantire a tutti – specialmente poveri e vulnerabili – un accesso a cibo sicuro;
- porre fine a tutte le forme di malnutrizione;
- raddoppiare la produttività agricola e il reddito di produttori di cibo su piccola scala;
- garantire sistemi di produzione alimentari sostenibili;
- mantenere la diversità genetica delle sementi, delle piante coltivate, degli animali da allevamento e domestici;
- aumentare gli investimenti in infrastrutture, ricerca agricola e formazione;
- correggere e prevenire distorsioni nei mercati;
- garantire il corretto funzionamento dei mercati delle materie prime, limitando così l’instabilità dei prezzi.
La strada è ancora lunga. Conoscere questi numeri è utile per comprendere cosa siamo riusciti a fare e quanta strada ancora c’è da percorrere.