Le 5 credenze sulla salute invernale

Alcune delle credenze che le nostre nonne ci hanno presentato sulla nostra salute durante i mesi invernali hanno ancora oggi un fondamento di verità.

Credenza n. 1: Il mio raffreddore è colpa del freddo

Senza sapere davvero perché, crediamo tutti che il freddo sia il principale responsabile della maggior parte dei raffreddori e delle malattie invernali. Sono lieta di informarvi che, invece, che le basse temperature invernali di per sé non fanno nulla per farci ammalare in inverno. I medici dicono che al freddo le cellule che si prendono cura delle infezioni nel nostro corpo si moltiplicano anche, perché è così che il corpo umano combatte il freddo. La temperatura ottimale per lo sviluppo dei virus del raffreddore è di circa 33 gradi, il raffreddore non è quindi colpa delle basse temperature!

Credenza n.2: L’alcol mi scalda

L’alcol accelera la circolazione sanguigna, quindi quando beviamo un bicchiere di alcol, ci riscaldiamo subito. Il sangue va subito al viso, che è a diretto contatto con il freddo, e la circolazione sanguigna dei nostri organi vitali si riduce. A causa della bassa temperatura che ci circonda, la circolazione sanguigna si concentra principalmente sul riscaldamento della nostra pelle. Pertanto, quando si bevono gli alcolici, la temperatura interna del nostro corpo diminuisce effettivamente. A causa del calore che sembra avvolgerci quando beviamo alcolici, il corpo non inizia a tremare a causa del freddo. Se le persone sobrie e ubriache si addormentassero al freddo, le persone ubriache morirebbero di freddo prima di quelle sobrie anche se non avrebbero realmente la sensazione del freddo.

Credenza n.3: Senza il sole, sono “spenta”

Probabilmente molte persone conoscono quella sensazione di non avere voglia di fare nulla ed essere “depressi” che si verifica durante i mesi invernali, quando nelle nostre vite splende meno sole. Molto più della luce solare (che stimola la formazione della vitamina D), il ritmo della vita è responsabile della nostra sensazione depressiva invernale. Poiché le giornate sono più corte, non abbiamo abbastanza tempo per rilassarci all’aria aperta, il che peggiora le cose. Le endorfine possono essere ricevute dall’esposizione alla luce del giorno, non necessariamente dalla luce diretta del sole.

Credenza n.4: In inverno le allergie riposano

Soprattutto coloro che sono allergici al polline vivono nella convinzione che l’inverno sia un momento ideale in cui riposano le allergie di ogni tipo. È vero che la febbre da fieno è più difficile da contrarre in inverno, ma altre allergie non sono meno comuni. In particolare, sono comuni quelle associate alla nostra permanenza in casa. Quindi allergie alla polvere, all’aria secca, agli animali domestici che restano di più in casa in inverno, persino allergie alla muffa che si accumula negli appartamenti specifici di questo periodo. La ricerca ha dimostrato che un naso chiuso, lacrimazione e una tosse irritante che dura da più di dieci giorni non sono più il risultato di raffreddori invernali, ma piuttosto sintomi di allergia.

Credenza n. 5: La vitamina C curerà il raffreddore

Questo è probabilmente la credenza più nota sulla salute invernale. La vitamina C è un elemento importante nel funzionamento del nostro sistema immunitario e, se la consumi regolarmente in quantità sufficienti, potrai evitare molti raffreddori con il suo aiuto. Tuttavia, la vitamina C non è affatto un rimedio miracoloso che cura tutti i disturbi invernali. Se non ne hai abbastanza nel tuo corpo su base regolare, non ti servirà a niente quando sarai attaccato da virus del raffreddore. I medici lo prescrivono durante il raffreddore principalmente perché aiuta ad abbreviarne la durata, ma non è assolutamente in grado di curarlo. Quindi, se vuoi evitare il raffreddore, dovresti assumere vitamina C regolarmente durante tutto l’anno, e non in quantità maggiori solo quando senti il mal di gola.

Queste sono le cinque credenze più comuni, se ne averte altre raccontatemele 😉 Potrebbero interesarvi anche i seguenti post:

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