ll mese scorso siamo stati a Milano per il weekend e così la domenica, per il pranzo, ci siamo fermati al ristorante Il Baslà. Questo ristorante, che si trova sui Navigli, ha aperto le sue porte l’anno scorso e in poco tempo è diventato un punto di ritrovo tra amici per un aperitivo o un brunch oppure per un pranzo in famiglia.
Il nome Baslà deriva da “i baslot” che sono le padelline tipiche di Milano nelle quali vengono serviti i piatti. Tra i piatti principali del Baslà ci sono le carni, come fiorentina al manzo bbq brisket fino alle polpette. Ci sono le figure principali che seguono tutte le preparazioni, come il macellaio che segue direttamente che si occupa personalmente della scelta e dei tagli delle carni, l’alchimista dedito a creare nuovi cocktail che accompagnino tutte le proposte e, immancabile, l’oste che ti accoglie a Il Baslà come fossi nel salotto di casa. Ovviamente il cuoco nel suo regno è quello che cucina, crea i piatti e prepara le pietanze deliziose che gli ospiti apprezzano sempre tantissimo.

Dal Baslà la carne viene trattata principalmente con la cottura CBT a bassa temperatura con una selezione di capi allevati da piccoli produttori italiani ed esteri allevati rigorosamente all’aperto, sotto il controllo e l’esperienza del macellaio de Il Baslà e di Andrea Votino, uno dei soci fondatori che ha una profonda esperienza nel mondo della ristorazione e specializzato nel settore carne. La punta di manzo BBQ brisket viene affumicata in casa mentre la battuta di fassona al coltello è concepita in modalità creativa, a cheesecake. Tutto rigorosamente servito in padellini e padelloni detti baslot in dialetto milanese. In più potete anche trovare una vasta scelta di oltre 75 gin, una quarantina di rum, e una trentina tra tequila, mezcal e vermouth.

La vera chicca del Baslà è il brunch che viene servito ogni domenica e che comprende un tris di pancake a scelta, un’altra tra le portate principali come il club sandwich oppure salmone affumicato, avocado, Philadelphia, rucola e bergamotto o il tris di hamburger con patate crispers, il bruschettone (bruschetta ai cereali con uovo all’occhio di bue, crema di avocado & Philadelphia, crumble di pancetta, semi di papavero) o l’uovo alla Benedict e infine il dolce a 25 euro. Noi abbiamo deciso di prendere un tagliere che ha mangiato in gran parte Mario e i tris di hamburger con patate crisp. I tre hamburger sono: L’Affumicato (hamburger di manzo, suino e pancetta con formaggio, rucola e salsa barbecue al wisky de Il Baslà); Lo Spinacino (hamburger di manzo, suino e spinaci con Philadelphia e cipolla caramellata); Il Classico (hamburger di manzo con pancetta affumicata, formaggio, lattuga, pomodoro e salsa rosa al brandy de Il Baslà).


I cinque proprietari de Il Baslà sono amici che una sera si sono trovati a cena; ai fornelli c’era Andrea Votino che mise direttamente in tavola tutte le padelle usate per la cucina: nacque così un’idea conviviale che hanno voluto replicare per rendere accessibile quest’esperienza a tutti. Il Baslà si compone di Andrea Votino, chef ed esperto di aperture di catene in ambito food; Caterina Serio, con una forte esperienza nel mondo degli eventi culinari; Nicola Serio, imprenditore nel mondo dell’hotellerie; Riccardo Margiotta, esperto di marketing food; Matteo Dolce, giovane universitario appassionato di ristorazione; Emanuela Di Rella, che lavora come manager nella GDO.


È stato un piacere scoprire questo posto dove torneremo di sicuro visto che ci siamo trovati benissimo e i piatti sono squisiti 😉 E voi ci siete mai stati? Se la risposta fosse negativa sarebbe allora il momento giusto per scoprirlo. Ringrazio tutto lo staff e i proprietari de Il Baslà di averci ospitati. Grazie a Camilla Rocca per avermi fatto scoprire questo ristorante.