Trascorrere un weekend a Torino può essere l’occasione giusta per scoprire una città piena di storia e segreti. Il capoluogo piemontese regala, infatti, tantissimi angoli poco conosciuti, oltre ai grandi monumenti famosi, che rendono l’esperienza in città indimenticabile. Per aiutare a scoprirla, ecco una piccola guida con tre cose assolutamente da non perdere.
Il parco del Valentino
Ogni città, per essere vivibile, ha bisogno di spazi verdi. Il polmone verde di Torino è il parco del Valentino, nel quartiere di San Salvario. Affacciato sul corso del Po, è uno dei simboli storici e popolari più conosciuti. Oltre alle passeggiate e ai pratoni, sono molte le occasioni che hanno visto protagonista il parco, come l’Eurovision song contest, dove si sono esibiti artisti da tutta Europa. Per vivere un’esperienza particolare, si può visitare un angolo nascosto che vi farà andare indietro nel tempo: il borgo medievale, con una piazzetta con il forno, il pozzo di Dronero e una raffinata fontana del Castello di Issogne, in Valle d’Aosta, risalente al primo Cinquecento.

La Torino esoterica
Magia nera e magia bianca si incontrano a Torino, all’incrocio tra il fiume Po, identificato come il fiume del Sole e la Dora, che invece simboleggia la Luna.
Quali sono i luoghi della magia bianca? La chiesa della Grande Madre, piazza Castello con la sua statua del tritone, la fontana angelica di Piazza Solferino e la Mole Antonelliana, che nel linguaggio esoterico sarebbe addirittura un’antenna per diffondere energia positiva.
E i luoghi della magia nera? Torino è considerata anche la “Città del diavolo”. Le tappe per riconoscere questa inclinazione sono diverse, tra cui Piazza Statuto (contrapposta a Piazza Castello), la Domus Marrozzo dove si crede abbia dormito Nostradamus, Rondò della Forca e poi, per concludere, il palazzo e gli occhi del Diavolo. Un percorso che mette i brividi.

La basilica di Superga
Guardare la città dall’alto è un’esperienza da non perdere. La basilica di Superga è un gioiello architettonico e centro spirituale che attira ogni anno migliaia di fedeli. Oltre alle tombe reali, che custodiscono alcuni dei personaggi di spicco della famiglia Savoia, ha anche un legame che la collega a una tragedia che ha visto coinvolti i giocatori del Torino, insieme alla Juventus, squadra della città: l’aereo su cui volavano 31 sportivi si schiantò sul terrapieno posteriore della Basilica. Nessuno riuscì a salvarsi. Ora, a ricordarli, c’è una lapide commemorativa.
E tu? Hai altri posti da consigliare?
