Un pomeriggio di qualche settimana fa mi suona il cellulare, era la mia carissima amica Maggie:”Tesoro tra il 6 e il 9 giugno sei in Italia e sei libera?” Le rispondo di sì e lei mi dice che mi richiamerà. Dopo un pò mi richiama e mi dice che si parte per la Basilicata!
Avevo pensato di visitare la Basilicata proprio quest’estate, ma poi, per un motivo o per l’altro, ho deciso di rimandare la visita, ma alla fine l’occasione è arrivata ed io non me la sono fatta sfuggire. Dietro tutta la organizzazione c’era la giornalista e scrittrice Isa Grassano che ha voluto far scoprire la sua terra a 4 blogger e 3 giornalisti, tra loro diversi, ma con lo stesso scopo : esplorare e conoscere questa terra ricca di attrazioni. Mi avevano già anticipato che quando avrei visitato la Basilicata, ne sarei rimasta incantata e non mi avrebbe lasciato indifferente, e cosi è stato.
Il nostro viaggio inizia dal borgo Castelmezzano, che è stato eletto tra i borghi più belli d’Italia, con lo scenario delle Dolomiti Lucane che gli fanno da sfondo. In ogni momento della giornata, di sera e di notte questo borgo ci lasciava senza parole, sembrava come se guardassimo un quadro o una cartolina. In questo borgo potete trovare tanti B&B e le locande, dove passare i vostri weekend oppure le vostre vacanze in tranquillità. Con Isa abbiamo soggiornato nel albergo Locanda di Castromediano, dove abbiamo anche cenato la prima sera. Lo staff era molto gentile e disponibile, ogni esigenza dei clienti veniva esaudita, anche a me, ad esempio, che mangio solo la colazione salata, ogni mattina mi preparavano un piatto di affettato e formaggio.
Il centro della vita del paese è la piazza Caiazzo, dove si trova anche la chiesa di Santa Maria dell’Olmo che al interno ha quattro colonne ed un architrave decorato da fiori, leoni ed aquile a due teste. Invece per tutti voi a cui piace camminare, fuori dal paese trovate sentieri, scalinate e ponticelli in pietra che permettono di raggiungere la vallata del Caperrino.
Da Castelmezzano a Pietrapertosa si può arrivare in due modi, o camminando o volando. Nel primo caso potete percorrere il percorso delle Sette Pietre, un antico tratturo contadino, avvolto da magia e mistero.
Il sentiero, di due chilometri, si sviluppa su quote variabili: dai 920 metri di Pietrapertosa, ai 660 metri della valle attraversata dal torrente Caperrino, per risalire ai 770 metri di Castelmezzano. Durante il percorso potete trovare sette installazioni scultoree che traggono ispirazione dai racconti tramandati oralmente da generazioni e dall’immaginario su cui si fonda il libro “Vito ballava con le streghe”, dello scrittore lucano Mimmo Sammartino.
Il percorso non è per niente noioso, visto che lungo il sentiero si trovano i totem dai quali si diffondono musiche e racconti. Per quelli più preparati invece c’è la via ferrata lucana. Un insieme di strutture ed elementi attrezzati, realizzati sulle pittoresche pareti rocciose delle Dolomiti Lucane per facilitare la salita in sicurezza in un percorso escursionistico e di arrampicata mozzafiato. Ovviamente il Ponte Nepalese non poteva mancare, un ponte di 72 metri per attraversare a 35 metri di altezza sul torrente Caperrino.
Se volete invece raggiungere Pietrapertosa più velocemente, la soluzione è il Volo dell’angelo. Il brivido di una sfida con la natura, un tuffo tra cielo e terra, circondati da un paesaggio indimenticabile.
E’ l’attrazione turistica unica in Italia che consente di precorrere un tragitto di 1550 m scivolando su un cavo d’accaio. La nostra partenza era da Castelmezzano verso Pietrapertosa, un’emozione unica visto che la velocità raggiunge i 120 km/h, e si è sospesi tra le due vette.
Un’emozione che dovete provare da soli oppure in coppia, basta non superare il peso complessivo di 150 kg e non avere fra di voi una differenza di peso superiore ai 40 kg. Invece per tutti i bambini che vogliano volare con i genitori l’età consentita è di 12 anni, invece individualmente i ragazzi devono aver compiuto 16 anni. Penso che la mia foto in volo dica tutto su quest’avventura, non vi pare? 🙂
Il Volo dell’angelo ci ha portati in un altro borgo bellissimo, che è Pietrapertosa. Un piccolo paese della Basilicata che si trova a 1088 metri di altitudine. Il centro storico fu costruito prima dell’anno 1000 dagli arabi intorno alla fortezza e così venne costruito anche il castello per difendersi dagli attacchi dei nemici. Il cittadino più celebre di questo borgo è di sicuro Francesco Torraca, uomo di straordinaria cultura e dantista di fama mondiale. Pietrapertosa è diventata la tappa obbligata degli itinerari turistici della Basilicata, soprattutto per l’antico Convento di San Francesco che oggi è chiuso per restauro. Noi invece abbiamo visitato la Chiesa Madre con dipinti e affreschi del 1300, 1400 e 1500. In questo borgo sembra come che il tempo si sia fermato.
Nell’ultimo giorno della nostra permanenza in Basilicata abbiamo visitato Sasso di Castalda, dove ,il 6 aprile 2017, hanno inaugurato il Ponte alla Luna. Il percorso consiste in due ponti tibetani; noi, per la mancanza di tempo, abbiamo attraversato solo il primo.
Il primo ponte, “ponte inferiore fosso arenazzo”, è lungo 95 metri e sospeso a circa 70 metri di altezza, attraverso il quale si giunge alla sponda opposta su un versante caratterizzato da formazioni geologiche caratteristiche. Percorrendo il sentiero lungo la sponda del “Fosso” si supera la cappella votiva e si raggiunge in 15 minuti la partenza dell’impressionante “Ponte alla Luna”.
Con una campata unica di ben 300 metri sospesa nel vuoto a 120 metri di altezza dal torrente sottostante, si raggiunge, letteralmente attraverso l’aria, il rudere del castello che domina dall’alto il villaggio. E’ stato emozionante attraversare il primo ponte, dove io, a metà percorso, mi sono fermata ed ho fatto un Instagram stories in diretta, eh si sono pazza lo so 🙂 E pensare che all’inizio del viaggio si pensava che sarei stata quella più equilibrata, visto che ho un figlio.
La durata totale del percorso dei ponti tibetani è di circa 2-3 ore.
Tutte le informazioni comunque le trovate QUI.
Cosi i nostri quattro giorni sono finiti in fretta, ma non finisce qui il mio racconto, a breve potete leggere, qui sul blog, anche una seconda parte, dove vi parlerò di Matera, della mostra dei sassi e del Parco della Grancia, e, ovviamente, due parole sul cibo non mancheranno.
Questo viaggio non sarebbe lo stesso senza i miei compagni di viaggio, senza Isa Grassano che ormai è diventata una vera amica! Un grazie speciale va a Lorenzo Palazzo che è stato una pedina fondamentale in questo viaggio, al team del Volo dell’angelo, all’APT della Basilicata, al sindaco Pasquale Stasi di Pietrapertosa ed al sindaco più social che io abbia mai conosciuto : Nicola Valluzzi di Castelmezzano.