Diventare genitori è un passo importante: un investimento di energie e un’opportunità per fare nuove esperienze. Per sostenere, almeno in parte, l’impegno di alcune spese, è stato adottato un assegno unico e universale attribuito “per ogni figlio a carico fino al compimento del 21 anni e senza limiti di età per i figli disabili”, come si legge sul sito dell’Inps. Quest’anno, però, cambiano un po’ di parametri: scopriamoli insieme.
Assegno unico, cos'è
Prima di capire quali sono le modifiche raggiunte con l’approvazione dello scorso venerdì della legge di Bilancio per l’anno 2023, vediamo in cosa consiste l’assegno unico e universale.
Partiamo dal nome: si chiama così perché raccoglie sotto un’unica dicitura gli interventi per supportare la genitorialità e la natalità e dall’altro perché viene garantito a tutti, senza limiti di Isee, ma l’ammontare è “determinato in base alla condizione economica del nucleo familiare”.
L’assegno ha tre target. Il primo sono i genitori di bambini e ragazzi minorenni. Il secondo quelli di maggiorenni (sempre fino ai 21 anni) in particolari situazioni: che ancora studiano, che stanno svolgendo un’attività di tirocinio o di servizio civile universale, oppure che sia attualmente disoccupato e in cerca di lavoro. Infine, è pensato per ogni figlio con disabilità a carico, senza alcun limite di età.
La misura, inoltre, è compatibile con altri sostegni:
- il bonus asilo nido;
- altre misure a favore dei figli da parte da altri enti locali e regionali;
- il Reddito di cittadinanza.

Assegno unico, quanto mi spetta
Come abbiamo già anticipato, essendo universale, l’assegno può essere richiesto da tutti i genitori. Gli importi però variano in base all’Isee: si va da un minimo di 50 euro per figlio a un massimo di 175 euro per ogni figlio minore. A questo, dal prossimo primo marzo si aggiunge una novità: chi ha presentato domanda nel periodo tra gennaio 2022 e febbraio 2023 e l’ha vista accettare beneficerà automaticamente dell’importo.
Le novità della nuova legge di bilancio
Alcune sono le novità introdotte nella legge di Bilancio 2023. Sul sito del Ministero del lavoro e delle politiche sociali vengono elencate una serie di misure, tra cui anche quella sull’assegno unico. Vi elenchiamo i cambiamenti. Sono previsti:
- un incremento del 50% dell’assegno unico per le famiglie con figli di età inferiore a un anno;
- un incremento del 50% per i figli con un’età compresa da uno a tre anni per le famiglie con tre o più figli e con ISEE fino a 40.000 euro;
- una maggiorazione del 50% dell’assegno unico per le famiglie con 4 o più figli.