A luglio finalmente ci siamo decisi a visitare le Tre Cime di Lavaredo. Questo luogo, la cui bellezza è universalmente riconosciuta, attira turisti da vicino e da lontano soprattutto d’estate, sebbene sia magnifico anche d’inverno. Nel 2009, per la sua bellezza e unicità paesaggistica, oltre che per la sua importanza scientifica, la montagna è entrata a far parte della Lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO. Visto che siamo passati lì vicino ci siamo stati tantissime volte a luglio.
Il percorso è lungo circa 12 km e dura dalle tre alle quattro ore senza sosta, noi invece ci siamo fermati parecchie volte; quindi, alla fine ci sono volute ben cinque ore e mezza. Siamo arrivati dalla parte di Misurina, che si trova a 7 km dalle Cime. Abbiamo parcheggiato presso il Rifugio Auronzo, ai piedi delle Tre Cime. Attenzione però, la strada non è gratuita. Se andate in macchina il pedaggio costa 30 €, questo è il prezzo di quest’anno. Pedaggio include la strada ed il parcheggio, aperti ogni giorno dal 16 maggio al 15 novembre 2020, dalle ore 6.00 alle 20.00. Nei mesi estivi le Dolomiti sono molto affollate e molte persone vogliono visitare le Tre Cime, ma il parcheggio può ospitare solo 500 auto e camper, perciò, vi consiglio di andare presto di mattina così sarete sicuri di trovarlo. Potete sempre optare di andare con l’autobus da prendere al lago di Misurina: vi porterà fino al Rifugio Auronzo oppure se vi piace camminare andate a piedi e in tre ore sarete arrivati al Rifugio Auronzo.
Dal Rifugio Auronzo abbiamo iniziato il nostro cammino seguendo il sentiero numero 104 e tutto è segnalato davvero benissimo, certo non vi perderete! Il primo tratto dal Rifugio Auronzo al Rifugio Lavaredo è il pezzo più facile e dura circa 30 minuti. Mario questo primo tratto l’ha fatto con grande facilità. Ci siamo fermati al Rifugio Lavaredo per una piccola pausa e per riprendere le forze per il prossimo step. La prima parte del sentiero vi impressionerà, tre poderose cime si ergeranno sopra di voi a sinistra. La seconda parte dal Rifugio Lavaredo alla Forcella Lavaredo era un po’ più impegnativa. Qui Mario ha avuto la prima difficoltà perché quando ha visto la salita ad un certo punto si è spaventato pensando che non riuscirà ad arrivare in cima. Gli ho consigliato di non guardare in alto ma davanti a sé e abbiamo fatto tante soste prima di arrivare alla Forcella Lavaredo. Una volta arrivati si è seduto ed era felicissimo. Qui il panorama è davvero mozzafiato e dopo un po’ abbiamo proseguito per altri 20 minuti per arrivare al Rifugio Locatelli.
Ci siamo portati il pranzo a sacco perché avevo scoperto che in estate ci sono lunghe file al rifugio e a volte bisogna aspettare più di un ora per poter consumare il pasto. Ci siamo seduti sul prato e davanti a noi abbiamo potuto ammirare le Tre Cime. Dopo la sosta per il pranzo abbiamo proseguito con la discesa per poi farne un’altra impegnativa. Lungo la salita ci siamo fermati un po’ di volte così da riprendere le forze e una volta saliti abbiamo fatto varie salite e discese piccole per arrivare alla Malga della Grava Longa. Alla Malga ci siamo fermati per 10 minuti così Mario si è avvicinato alle mucche che erano a pascolare e poi abbiamo proseguito. Mario ormai aveva preso il ritmo e andava spedito davanti a noi. Vicino alla Malga si trovano anche piccoli laghetti della Grava Longa che riflettono le Tre Cime di Lavaredo peccato solo che con la siccità i laghi si sono ritirati un po’, ma comunque hanno fatto una bella figura 😉
Dalla Malga della Grava Longa alla Forcella Col di Mezzo il cammino non è difficoltoso e infatti ad un certo punto Mario ci ha sorpassati ed era a 5 minuti davanti a noi a fare il suo cammino in solitaria 🙂 Anche in questo punto il panorama è mozzafiato! Da qui il percorso è quasi finito. Abbiamo fatto una piccola discesa e siamo arrivati al parcheggio del Rifugio Auronzo da dove siamo partiti. Il giro ad anello di Tre Cime si è concluso in bellezza. In tanti scelgono di fare il percorso in senso contrario. Il dislivello del Giro delle Tre Cime di Lavaredo è di 400 metri e qui vi trovate a 2.300 metri d’altezza, il che potrebbe portarvi a stancarvi più velocemente del normale. Noi non eravamo allenati per fare questa camminata, ma alla fine ce l’abbiamo fatta. Vi consiglio vividamente di usare le scarpe da trekking sia per voi che per i bambini e se volete potete usare bastoni da trekking. Da non dimenticare è la crema solare e anche i cappellini per proteggervi la testa.
La sensazione una volta fatto il giro è davvero unica, perciò, se non ci siete mai stati ve lo straconsiglio! Potrebbero interessarvi anche i seguenti post: