Il parco dell’arte RespirArt e tutto quello che dovete sapere su “Tradizione e Gusto” della Val di Fiemme

La settimana scorsa ho iniziato a raccontarvi della nostra esperienza in Val di Fiemme. Ma, se per caso, vi siete persi il post non preoccupatevi, potete leggerlo cliccando QUI. Oggi continuo con il racconto, perché c’è ancora tanto da raccontare 😉 La regione Trentino e la Val di Fiemme offre davvero tantissime cose da fare per tutta la famiglia, infatti anche se ci siamo tornato per il secondo anno consecutivo, non siamo riusciti a visitare tutto. Ci sono ancora tanti posti da vedere, da scoprire e da assaporare, ma prima vi racconto il seguito del nostro piacevolissimo soggiorno.

RespirArt, il parco d’arte più alto fra le Dolomiti del Trentino

Un’altra bellissima tappa è partita da Pampeago dove abbiamo preso la seggiovia che ci ha portati nel Parco d’Arte RespirArt, sul Monte Agnello. Da qui abbiamo iniziato il nostro percorso ad anello, fra le quote 2000 e 2200 m, che è lungo 3 km. Ogni estate, dal 2011, installano nuove opere d’arte di artisti di tutto il mondo. Un sogno: ammirare queste opere pazzesche sotto il cielo in mezzo alla natura. RespirArt è curato dall’artista Marco Nones e dalla giornalista Beatrice Calamari che ogni anno scelgono nuovi artisti per aggiungere le nuove opere d’arte in questo parco. Come l’artista di fama internazionale Hidetoshi Nagasawa che ha voluto omaggiare RespirArt con una sua opera perché l’idea di questo parco l’ha entusiasmata.

Noi purtroppo non abbiamo avuto abbastanza tempo per poter completare tutto l’anello delle opere, ma siamo rimasti davvero stupiti dalla bellezza. Mario era davvero entusiasta di scoprire ogni volta una nuova opera d’arte e anche noi. Vedere queste meraviglie così all’aperto è stato diverso dal solito e particolare, un’esperienza unica da provare. In questo momento ci sono ben 29 opere d’arte esposte e lungo il percorso troverete anche i Pic-Nic ad arte che sono le panchine artistiche dove potete riposarvi, ammirare le opere d’arte e la natura. Potete trovarle sulla mappa del parco che potete ritirare all’ufficio info di Pampeago.

Per i bambini Latemar Art ha pensato un percorso a sei tappe dove, lungo il sentiero, si trova anche la mostra fotografica itinerante della fauna. Le fotografie sono nascoste fra gli alberi, le rocce e i cespugli ed ogni immagine rappresenta un animale differente. Bisogna raccogliere i sei timbri che si trovano nelle scatoline in prossimità delle foto e alla fine quando scendete di nuovo a Pampeago presentando il libretto con i timbri alla biglietteria, i bambini riceveranno un simpatico gadget. Per tutte le info andate sul sito di RespiArt.

Chalet Caserina

Il nostro pranzo, dopo aver fatto una parte del giro di RespirArt, è stato allo Chalet Caserina. Nel cuore del Latemar abbiamo potuto gustarci piatti gustosissimi e anche ammirare la vista unica. Tra i piatti che abbiamo potuto provare ci sono stati i ravioli di polenta con Montasio, speck e noci; Tartare di manzo con insalatina dell’orto e salsa tartara; Carne salada scotata con fagioli Borlotti e scalogno e ovviamente Mario ha mangiato una tagliata di manzo 😉

Biolago di Predazzo

Se poi volete concedervi un po’ di relax o fare un tuffo, c’è una soluzione anche per voi: il Biolago che si trova a Predazzo. Qui troverete una superficie di 5000 metri e il lago è profondo tra 1,30 m e 1,50 m, così anche i vostri figli si possono divertire tra un tuffo ed un altro, mentre voi prendete il sole sorseggiando una bevanda fresca al bar. C’è anche la possibilità di noleggiare la sdraio e l’ombrellone ed è aperto dalle 10 alle 18. Sul sito di Visit Fiemme potete trovare tutte le info necessarie.

Tradizione e Gusto

Come ben sapete questa zona è famosa anche per un’ottima cucina. Se vi tenta questo percorso goloso, agli uffici turistici della valle potete chiedere la mappa  “Tradizione e Gusto” . “Tradizione e Gusto” vi fa conoscere i luoghi del gusto e del benessere che garantiscono un rapporto diretto fra produttore e consumatore. Sono stati scelti alcuni ristoranti km 0, produttori, caseifici, artigiani, rifugi, piccoli alberghi, agriturismi e B&B che hanno dedicato la loro vita alla ricerca di sapori autentici tramandati da generazioni. In Val di Fiemme troverete in ogni ristorante una loro identità e originalità. E proprio il Passaporto del Gusto vi potrà suggerire tutti i luoghi dove vale davvero la pena fare una sosta e sono tutti divisi tra i ristoranti gourmet, dall’agriturismo al rifugio, fino alla pasticceria. 

L’ambasciatore del gusto di Fiemme è lo chef stellato Alessandro Gilmozzi del ristorante stellato El Molin di Cavalese. Noi abbiamo potuto fare un aperitivo al Wine Bar & Bistrot El Molin, gestito da due giovani capaci e con tanta voglia di fare: Manila e Nicolò.  abbiamo potuto gustare diversi stuzzichini tra i quali: speck della macelleria di Fontanefredde; anguria, caprino e pepe rosa; pan brioches con stracciatella di buttata ed acciughe del cantabrico; chips di polenta di Storo con baccalà mantecato, limone candito ed erba cipollina; pan brioches con mousse di foie gras, mele caramellata e granella di nocciole; vitello tonnato con la nostra giardiniera di casa e patatine di diversi gusti. E queste delizie sono state accompagnate con un Cesarini Sforza 1673 Rosé.

A giugno e in autunno organizzano trekking gourmet fra rifugi e chalet. Ogni vetta si raggiunge con gli impianti di risalita e poi si fa trekking in discesa e ad ogni sosta potrete assaporare un piatto gourmet cucinato dai ristoratori di Fiemme. Nel primo rifugio si gusterà un antipasto, nel secondo un primo, e così via fino al dolce, camminando gusterete delle vere delizie, non male vero? Posso assicurarvi che non vedrete l’ora di andare di tappa in tappa perché i cibi che assaporerete saranno una vera delizia per le vostre papille gustative. Per tutte le info del “Passaporto del Gusto” andate sul sito di APT Val di Fiemme.

 

 

Nei giorni trascorsi in Val di Fiemme abbiamo potuto mangiare in diversi ristoranti, masi, chalet che fanno parte del “Passaporto del Gusto”. Vi avevo già parlato di Chalet 44, Chalet Caserina, Wine Bar & Bistrot El Molin di Cavalese, Baita passo Feudo. La prima sera che siamo venuti in Val di Fiemme abbiamo cenato al Ristorante Bar Miola, dove siamo stati già l’anno scorso. Il tagliere di formaggi e salumi non poteva mancare, come nemmeno il tris di canederli (speck, finferli e formaggi) su insalatina di cavolo cappuccio. Però abbiamo provato anche i garganelli saporiti con luganega, gorgonzola, mascarpone e noci. Mario ovviamente senza bistecca non sa vivere e ne ha presa una buonissima di manzo ai ferri.

 

 

 

 

 

Il giorno dopo invece abbiamo cenato all’Agritur Maso Sorte dove abbiamo potuto assaggiare una fiorentina e una deliziosa pancetta di loro produzione. Vi posso assicurare che il gusto della loro carne è da leccarsi i baffi! Nel giardino dell’Agritur i bambini possono vedere, anche da vicino, gli animali, come i piccoli vitelli.

La sera successiva invece abbiamo cenato a Cavalese nel ristorante storico a conduzione familiare La Stüa, della famiglia Vanzo. Abbiamo iniziato la nostra cena con la Selezione di formaggi del Caseificio Val di Fiemme, la tartare di Gamberi, stracciatella e crumble di pistacchi; carpaccio di salmone con marinata di Gravlax e maionese all’aneto. Come secondi invece abbiamo scelto gli gnocchi di patate con crema di gorgonzola e polvere di speck; ravioli ripieni di patate e Trentingrana con pomodoro e basilico. Mario invece si è gustato il suo filetto di manzo con le patate saltate. Abbiamo scelto come vino un Marzemino Superiore Trentino D.O.P. della cantina Mori – Colli Zugna. La cena l’ho conclusa con una fetta di strudel, del resto non si può visitare il Trentino e tornare a casa senza averlo provato 😉

 

 

 

 

 

Nei giorni che eravamo in Val di Fiemme abbiamo alloggiato presso l’Agritur Col Verde a Predazzo, a gestione famigliare e dove ci hanno accolto e coccolato durante i nostri giorni di permanenza. Tutti questi luoghi, i cui abbiamo potuto gustare i prodotti tipici e non e dove abbiamo alloggiato, fanno parte di “Tradizione e Gusto”.

 

 

 

Per potervi vivere la Val di Fiemme in totale libertà, facendo esperienze nuove, escursioni naturalistiche e praticare i sport di montagna, e non solo, c’è anche la Fiemme Guest Card. La troverete al vostro arrivo in Val di Fiemme ed è completamente gratuita, in più potrete spostarvi liberamente con bus, trenini e navette. Se invece volete noleggiare le bici, e-bike o fare rafting avete lo sconto fino al 30 %, non male vero? Sul sito di Fiemme potrete trovare tutte le info che riguardano la Fiemme Guest Card che offre questi servizi top e molto altro.

Ringrazio APT Val di Fiemme per averci ospitati e di averci fatto conoscere posti nuovi e aver potuto riscoprire i luoghi già visti l’anno scorso. Torneremo ben volentieri un’altra volta perché c’è ancora tanto da scoprire e rivedere sempre con entusiasmo. Ovviamente il buon cibo di questa regione ci ha accompagnati lungo il nostro tragitto e abbiamo anche portato a casa tanti prodotti tipici, come per esempio il famoso formaggio Puzzone. Se non l’avete ancora provato fatelo assolutamente 😉

Un grazie va anche a tutti gli operatori che collaborano con APT Val di Fiemme. Ci vediamo presto 😉   

“Post realizzato in collaborazione con VisitFiemme”

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