Acqua ossigenata, 3 modi per usarla e un’attenzione da avere

Tutti noi, almeno una volta nella vita, siamo stati tentati di usarla: l’acqua ossigenata è un composto di cui abbiamo spesso sentito parlare, ma a cui bisogna anche dare la giusta attenzione. Un suo utilizzo non prudente può portare a intossicazioni. Ecco perché proviamo insieme a vedere cosa è bene fare e cosa assolutamente dobbiamo evitare.

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Che cos'è l'acqua ossigenata

L’acqua ossigenata, o perossido di idrogeno (H₂O₂), è un composto chimico formato da due atomi di idrogeno e due di ossigeno. Si presenta come un liquido incolore e leggermente più denso dell’acqua, ed è conosciuta soprattutto per le sue proprietà disinfettanti, sbiancanti e ossidanti.

Proprietà

Sono tre gli utilizzi principali: 

  • Disinfettante: l’acqua ossigenata è usata per disinfettare ferite superficiali e sterilizzare superfici. La sua capacità di liberare ossigeno attivo aiuta a uccidere batteri, virus e funghi.
  • Sbiancante: è utilizzata per sbiancare tessuti e addirittura per schiarire i capelli.
  • Pulizia: è spesso impiegata per pulire oggetti e superfici, in quanto l’ossigeno attivo che libera rimuove sporco e batteri.

Utilizzi dell'acqua ossigenata

L’acqua ossigenata è un disinfettante efficace e versatile, utilizzabile in diversi contesti domestici e sanitari. Ecco tre utilizzi comuni:

  • Disinfezione delle ferite. L’acqua ossigenata al 3% (10 volumi) può essere usata per pulire ferite superficiali. La reazione effervescente aiuta a rimuovere sporco, batteri e altri microorganismi dalla zona, riducendo il rischio di infezioni. È importante non abusarne, poiché un uso eccessivo può rallentare la guarigione.
  • Igienizzazione di superfici. È utilizzata per disinfettare superfici in casa, come piani di lavoro, lavandini e bagno. Basta spruzzarla direttamente sulla superficie e lasciarla agire per qualche minuto prima di risciacquare o asciugare. Agisce contro batteri, muffe e virus, rendendola utile in cucina e in bagno.
  • Pulizia degli strumenti da toeletta. È efficace per disinfettare spazzolini da denti, forbicine e altri piccoli strumenti personali. Immergere questi oggetti in una soluzione al 3% per alcuni minuti aiuta a eliminare i germi. In seguito, è importante risciacquarli bene con acqua pulita prima dell’uso.

Come agisce l'acqua ossigenata

Quando viene a contatto con sostanze organiche, l’acqua ossigenata si decompone, liberando ossigeno e acqua. Questa reazione effervescente (notata dalle bollicine che si formano) è proprio quella che aiuta a rimuovere i microorganismi, rendendola un efficace disinfettante.

L’acqua ossigenata si trova in varie concentrazioni, espresse in “volumi” (es. 10, 20, 40 volumi):

  • 3% o 10 volumi: usata per disinfezione domestica e delle ferite.
  • 6-12% o 20-40 volumi: usata per sbiancare i capelli.
  • 35% e oltre: usata in ambito industriale o medico (maneggiata con cautela perché molto reattiva).

5 attenzioni da avere con l'acqua ossigenata

Ecco cinque precauzioni importanti da tenere a mente quando si usa l’acqua ossigenata:

Concentrazione

Le concentrazioni più elevate (sopra il 6%) sono molto potenti e possono causare irritazione o ustioni sulla pelle e sulle mucose. Per uso domestico, è consigliabile usare soluzioni al 3% (10 volumi) per evitare rischi.

Protezione della pelle e degli occhi

L’acqua ossigenata può essere corrosiva e irritante per pelle e occhi, specialmente nelle alte concentrazioni. È importante indossare guanti e, se possibile, occhiali protettivi per prevenire contatti accidentali.

Ingestione e inalazione

Ingerire acqua ossigenata o inalare i suoi vapori può causare gravi danni. Anche una piccola quantità di soluzione concentrata può provocare nausea, irritazioni e persino problemi respiratori. Va quindi sempre tenuta lontana dalla portata di bambini e animali domestici.

Conservazione corretta

L’acqua ossigenata si degrada rapidamente alla luce e al calore, perciò è meglio conservarla in un contenitore scuro e in un luogo fresco e asciutto. La decomposizione libera ossigeno, il che può aumentare la pressione nel contenitore; per questo motivo, alcuni flaconi sono progettati per essere leggermente aperti per rilasciare eventuale gas in eccesso.

Reazioni indesiderate

Non mescolare l’acqua ossigenata con altre sostanze chimiche (ad esempio aceto o ammoniaca) senza conoscere a fondo le reazioni, poiché può provocare rilasci di gas pericolosi o esplosioni. Ad esempio, mescolata con acidi forti o metalli pesanti, può reagire violentemente.

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